Responsabilità civile dei giudici: Sì della Camera

Pacchia finita. Ora chi sbaglia paga

Passa alla Camera con il voto segreto l’emendamento del leghista Pino Rabbia che introduce la responsabilità civile dei magistrati. L’emendamento, secondo il governo, che aveva espresso parere contrario, sulla carta avrebbe dovuto avere il sì dei soli lumbàrd. Ma i voti favorevoli sono stati 264, 211 i contrari e un astenuto, l’ex ministro prodiano Giulio Santagata (Pd).

Cosa prevede, in particolare, l’emendamento sulla responsabilità civile delle toghe? Che «chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento» di un magistrato «in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni o per diniego di giustizia», possa rivalersi facendo causa allo Stato e al magistrato per ottenere un risarcimento dei danni.

L’esito, negativo dunque per il Governo battuto in aula, ha scatenato polemiche e accuse incrociate tra Pdl e Pd. Dario Franceschini, capogruppo del Pd, ha accusato il Pdl di aver disatteso gli impegni. «Non possiamo veder rispuntare la vecchia maggioranza», ha aggiunto il segretario, Pier Luigi Bersani. Attacchi che il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha bollato come “ingiustificati”.

Insomma è il finimondo. Secondo il segretario dell’Anm, Giuseppe Cascini la norma è “incostituzionale”, una «mostruosità giuridica» che il Senato dovrà cancellare. Ma come ha scritto il segretario Alfano su Twitter: «Chi sbaglia paga, anche i magistrati per i loro errori consapevoli».
Le toghe dunque dovranno risarcire di tasca loro gli eventuali danneggiati? Non è ancora detta l’ultima parola. È necessario l’ok del Senato.